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Cibo, al secolo Pier Paolo Spinazzè, ha presentato ieri denuncia ai carabinieri, anche se l'episodio risalirebbe allo scorso 2 novembre. Gli accertamenti sono svolti dalla Digos veronese. Cibo ha dichiarato alla Tgr del Veneto di essere stato svegliato da «un'esplosione» sotto la vettura, che però non ha riportato alcun danno. Solidarietà per il presunto atto intimidatorio è stata espressa nei suoi confronti dall'on Francesca Businarolo (M5S), presidente della commissione Giustizia della Camera.
Dopo l'episodio, che Cibo ha considerato un atto intimidatorio proprio per via delle sue opere di street-art, l'artista ha ringraziato i tanti che gli hanno espresso solidarietà. «Purtroppo Verona è ostaggio di queste persone, ma la cosa grave è questo odio trova copertura nella politica locale. Per noi scaligeri è folklore che un consigliere faccia il braccio teso in consiglio comunale, oppure che altro consigliere cancelli il murales sul femminicidio o sindaci che sminuiscono atteggiamenti razzisti di una minoranza minorata. Le istituzioni hanno perso il valore della parola, la memoria, il rispetto, l'empatia» - le parole dell'artista in un post su Facebook - «Come dicevo prima, siamo ostaggio, noi veronesi di cuore e di cultura siamo assediati dall'odio, ma non per questo deve passarci l'appetito, anzi! Per quel che mi riguarda ho MOLTA FAME! Siate la persona che volete incontrare, siate buoni! Verona, ama!».
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