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La testimone, nel 2015, lavorava proprio nel Posto di Primo Intervento dove fu portato Marco nella notte tra il 17 e il 18 maggio. La donna ha raccontato di essere stata contattata poche ore dopo dalla signora Ciontoli e che in quelle ore tutto il Pit era blindato, nessuno degli infermieri sapeva molto, piano piano vennero fuori piccole informazioni fino a quando non si apprese che il 20enne era morto nella casa dei Ciontoli, appunto.
Su quella sera la test ricorda: «Quella situazione mi sembrava strana, mi ricordo di aver risposto al messaggio dicendo che mi dispiaceva, ma che non potevo bussare per sapere i nomi», poi conclude, «Da allora io non li ho più sentiti e ho anche cancellato il numero di telefono». Leggi l'articolo completo su
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