Un viaggio lungo un anno e mezzo, iniziato a Civitanova e finito a Brindisi. Oltre 500 chilometri, percorsi però non seguendo strade e autostrade, ma fluttuando tra le onde del mare. D’altronde, quando sei una bottiglia di vetro che custodisce un biglietto scritto a mano, in balia delle correnti dell’Adriatico, di tempo ce ne vuole.
Ma in questo caso la coincidenza è stata davvero singolare. Perché tra l’autrice della lettera e chi l’ha ricevuta la distanza spaziale è stata annullata dallo stesso dolore: quello di chi perde il proprio amico a quattro zampe. Lo scorso 15 marzo Assunta Mormile, residente a Brindisi, perde il suo cane Lapo. La donna è legatissima all’animale e soffre profondamente per l’accaduto, come potrà ben capire qualsiasi persona abbia o abbia avuto al suo fianco un cane, un gatto o qualsivoglia animale domestico. Il giorno dopo, dopo aver dato una degna sepoltura al suo amico, Assunta si reca nel cantiere navale di proprietà della sua famiglia e fa una scoperta che la lascia senza parole. In acqua, vicino a una delle sue imbarcazioni, vede galleggiare una bottiglia. Non è però il classico rifiuto portato a riva dal mare, perché il vetro è sigillato e all’interno c’è un foglio scritto a penna.
La bottiglia con il messaggio al suo cane morto
Tira fuori la bottiglia e la apre, sfila il nastrino verde che arrotola la carta ed ecco la sorpresa. Si tratta di una lettera che riporta la data del 18 novembre 2021 ed è firmata da Lucia di Civitanova Marche. Ma a rendere ancora più incredibile la coincidenza è il contenuto del messaggio che la donna ha affidato alle onde del mare: uno sfogo intriso di amore e dolore per la morte del suo cane Lapo.
«Lapo lo prendemmo che aveva già 14 anni, viveva in una fabbrica di Casette d’Ete che aveva chiuso con il Covid – racconta Lucia – è stato con noi per quasi due anni, poi una sera è stato investito da un’auto. Fu un colpo durissimo per tutta la mia famiglia e così per sfogare un po’ quel dolore presi carta e penna e buttai giù quelle righe. Lapo amava tantissimo il mare, forse perché non lo aveva mai visto prima quando viveva a Casette. Allora ho pensato che potesse essere bello mettere il messaggio in una bottiglia e affidarlo alle onde». Una mareggiata però ha fatto fare una prima sosta alla bottiglia molto vicino a casa.
«Pochi giorni dopo averla gettata in mare, un signore di Porto Sant’Elpidio la ritrovò e anche in quel caso, grazie ai social, ci mettemmo in contatto – svela la donna civitanovese – anche lui aveva un cane, capiva bene il mio dolore: così gli chiesi di ributtarla in mare e così ha fatto. Quando ho scoperto che, dopo così tanto tempo, è stata ritrovata a Brindisi sono stata felicissima, soprattutto per il fatto che sia finita in mano a una signora che magari di quelle parole aveva bisogno proprio in quel momento. Ora tramite la giornalista di Antenna Sud ci siamo scambiate i numeri di telefono, ci sentiremo sicuramente nelle prossime ore».
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