Il peggio deve ancora venire. Anche se il caldo estremo, causato dal cambiamento climatico, sta colpendo l’Italia da maggio, le temperature aumenteranno gradualmente già da oggi e resteranno di circa 10°C sopra la media stagionale, almeno per i prossimi 10 giorni. Si attende, quindi, l’arrivo dell’ondata di calore più potente dell’estate. Nella nostra Penisola come nel resto d’Europa.
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Il caldo in Italia
Dopo il lieve calo dei giorni scorsi, provocato dall’anticiclone delle Azzorre, le temperature saliranno nuovamente già nelle prossime ore, per il ritorno dell’anticiclone africano. Se il Centro e il Sud sono abituati alle temperature più alte, l’ondata di calore colpirà soprattutto il Nord e la Pianura padana. In Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria, già da venerdì sono attese temperature intorno ai 38-39°C. Il peggio è previsto per martedì 19 luglio: al Nord si attendono temperature fino a 42°C. Ben 10 in più rispetto alla media stagionale. E per tutto il periodo, almeno fino all’inizio del weekend del 23 e 24 luglio, non mancheranno le notti tropicali, con temperature mai sotto i 20°C.
Il caldo in Europa
Nel resto del continente non va meglio.
Allarme incendi
Per effetto del caldo e della siccità, aumenta anche il rischio di incendi. L’Italia, quest’estate, ha già avuto un’esperienza drammatica. Il pericolo è però ora accertato anche dalle elaborazioni di Coldiretti: gli incendi sono già aumentati del +153% rispetto alla media storica. I danni all’ambiente, alle produzioni agricole e alla biodiversità rischiano di essere incalcolabili. E i terreni, sempre più aridi, rischiano di essere l’innesco perfetto per nuovi roghi in tutta la Penisola.
Caldo e siccità insieme alla mano dell'uomo spingono gli incendi che nel 2022 in Italia sono già aumentati del +153% rispetto alla media storica, con danni incalcolabili su ambiente, produzioni agricole e biodiversità. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti su dati Effis, in riferimento ai roghi che a macchia di leopardo hanno sconvolto tutta la Penisola. Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l'assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni, sottolinea Coldiretti, con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme anche in vista della nuova ondata di calore prevista per la metà del mese. Una situazione drammatica in un 2022 che si è già classificato fino ad ora come l'anno più caldo di sempre con una temperatura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica.
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