Fuggiti dalla guerra a casa loro, in Ucraina. Scappati dalle bombe e dalla paure di morire, hanno trovato rifugio in Croazia, e dopo tanto dolore e sofferenza proprio in questi giorni avevano deciso di trascorrere una breve vacanza a Venezia. Ma il destino incomprensibile, ha portato cinque di loro a morire nell'incidente del bus precipitato a Mestre.
Fuggiti dall'orrore
«Erano un gruppo di otto persone - ha riferito il prefetto di Venezia Michele Di Bari - ne sono rimaste tre». I cinque ucraini che hanno perso la vittima, non facevano parted della stessa famiglia, ma a più nuclei, ma erano tutti amici. Tra le vittime, anche una bambina, ma sua madre è sopravvissuta, i nonni invece sono morti nell'incidente che dovrà ancora essere chiarito. Il padre non era con loro, era rimasto a casa, in Croazia, ma subito dopo lo schianto è arrivato all'ospedale dell'Angelo di Mestre, disperato.
Provenivano da zone di guerra
«La gran parte delle vittime dell'incidente», ha chiarito il console generale d'Ucraina a Milano, Andrii Kartysh, «proveniva da zone di guerra, come ad esempio Donetsk e Kherson. Abbiamo ricevuto le telefonate dei parenti che stanno lì. Quando abbiamo parlato con uno di loro, per dire che una signora era morta, la linea è caduta perché è cominciato un bombardamento».
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