Bruno Vespa e Al Bano contro l'etichetta irlandese: «Sul vino decisione irresponsabile»

La conversione in legge del regolamento che in Irlanda prevede l'etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie scatena reazioni tra i produttori di vino

Bruno Vespa e Al Bano contro l'etichetta irlandese: «Sul vino decisione irresponsabile»

La campagna contro il vino partita dall'Irlanda genera tensione e ribellione da parte dei produttori nostrani. La conversione in legge del regolamento che in Irlanda prevede l'etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie scatena reazioni tra i produttori di vino. Anche illustri. Bruno Vespa e Al Bano non risparmiano certo commenti carichi di delusione.

 

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La delusione di Bruno Vespa e Al Bano

«Sono degli irresponsabili quelli che dicono che il vino fa male. Esistono migliaia di pubblicazioni scientifiche che testimoniano il contrario - sottolinea Bruno Vespa -. Molti dicono che il vino rosso in piccole quantità fa benissimo, tra l'altro. È una campagna diffamatoria vergognosa. In Irlanda c'è un problema di alcolismo serio e se la prendono con il vino invece di prendersela con i superalcolici. In genere la gente non si ubriaca con il vino ma con i superalcolici».

Sulla stessa lunghezza d'onda Al Bano, anche lui come Vespa produttore. «Il vino fa male se ne bevi sette litri al giorno. Il vino da anni è consigliato dai medici, questa è una campagna antistorica, un'offesa al prodotto. Vino e olio si utilizzano da sempre, anche nelle messe e nelle celebrazioni».

 

 

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