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L' indennità di Bocci non è paragonabile a quella di un deputato, ma l'imprenditore è riuscito a dichiarare un reddito superiore ai 200mila euro grazie alla sua società di consulenza. La richiesta del bonus non è illecita, dal momento che l'erogazione del bonus non prevede tetti e limiti, ma il caso ha sollevato comunque un polverone. «I soldi non li ho tenuti per me», si giustifica Bocci.
«Il commercialista - continua - mi disse che avrei potuto averli anche io visto che si trattava di denari a pioggia, dati in maniera sbagliatissima, senza distinguere reddito e posizione di ciascuno. E allora pensai che potevo richiederli per donarli a chi ne aveva davvero bisogno. E così ho fatto. Ho i bonifici che lo testimoniano. Lo dichiarai anche alla conferenza dei capigruppo in Comune». Sono duemila gli amministratori locali che avrebbero chiesto il bonus. Leggi l'articolo completo su
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