Bonus da 600 euro, il consigliere comunale di Firenze ammette: «L'ho preso, ma per fare beneficenza»

Bonus da 600 euro, il consigliere comunale di Firenze ammette: «L'ho preso, ma per fare beneficenza»
È ancora mistero sui parlamentari beneficiari del Bonus Iva da 600 euro, mentre i politici locali si "autodenunciano". Ubaldo Bocci, consigliere comunale a Firenze e avversario del sindaco Nardella alle ultime elezioni, ammette di averlo avuto e di aver fatto beneficenza. «È vero, l'ho preso anch'io. Il commercialista mi disse che avrei potuto», ha dichiarato il manager e coordinatore del centrodestra a Palazzo Vecchio su 'Repubblica'. Nel 2019 ha dichiarato redditi da 277mila euro. 

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L' indennità di Bocci non è paragonabile a quella di un deputato, ma l'imprenditore è riuscito a dichiarare un reddito superiore ai 200mila euro grazie alla sua società di consulenza. La richiesta del bonus non è illecita, dal momento che l'erogazione del bonus non prevede tetti e limiti, ma il caso ha sollevato comunque un polverone. «I soldi non li ho tenuti per me», si giustifica Bocci. 

«Il commercialista - continua - mi disse che avrei potuto averli anche io visto che si trattava di denari a pioggia, dati in maniera sbagliatissima, senza distinguere reddito e posizione di ciascuno. E allora pensai che potevo richiederli per donarli a chi ne aveva davvero bisogno. E così ho fatto. Ho i bonifici che lo testimoniano. Lo dichiarai anche alla conferenza dei capigruppo in Comune». Sono duemila gli amministratori locali che avrebbero chiesto il bonus. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Agosto 2020, 18:41
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