«Bambini, salute fisica e mentale minacciata dal cambiamento climatico»: l'allarme dei pediatri

Il «rischio esistenziale», così come è stato definito dalla Dottoressa Camilla Kingdon, è dovuto a diversi fattori, ma sono tutti la conseguenza dell'emergenza relativa al clima

L'allarme per la salute fisica e mentale dei bambini viene lanciato dalla Presidente del Royal College di Pediatria e Salute del Bambino che, durante una conferenza, ha affermato che ogni bambino oggi è sottoposto a gravi pericoli a causa della crisi climatica, e coloro che lavorano in ambito sanitario sono già in grado di vederne gli effetti, secondo quanto riportato da The Guardian.

Il «rischio esistenziale», così come è stato definito dalla Dottoressa Camilla Kingdon, è dovuto a diversi fattori, ma sono tutti la conseguenza dell'emergenza relativa al clima: l'inquinamento atmosferico, le condizioni metereologiche estreme e sempre più frequenti, i costi dell'energia alle stelle sono solo alcuni dei problemi che stanno avendo un effetto negativo su milioni e milioni di neonati, bambini e adolescenti

E nonostante ciò, lamenta la pediatra, le nazioni continuano a nascondere la testa sotto la sabbia quando si tratta di porre un freno al cambiamento climatico

 

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Gli effetti della crisi climatica sui bambini

L'aumento delle temperature in tutto il mondo, conseguenza diretta della crisi climatica, sta avendo effetti devastanti su feti, neonati e bambini, come confermato da numerose ricerche. Gli scienziati hanno dimostrato che l'attuale emergenza relativa al clima comporta, tra gli altri effetti negativi, un aumento del rischio di parto prematuro e l'aumento dell'ospedalizzazioni di bambini. 

Inoltre, vari studi descrivono gli effetti dell'inquinamento dell'aria sulla salute dei minori in questi termini: blocco della crescita polmonare, maggiore incidenza di patologie asmatiche, problemi di pressione del sangue e nello sviluppo di abilità cognitive, nonché varie complicazioni per la salute mentale. 

«Il cambiamento climatico non è un problema di domani, ma di oggi», ha dichiarato Camille Kingdon, «E coloro che lavorano nella sanità già riescono a vederne l'impatto in prima persona». Poi, continua: «I bambini respirano più velocemente, il che vuol dire che inalano quantità più alte di tossine in relazione al loro peso di quanto facciano gli adulti, a parità di inquinamento. Ciò può portare a problemi di salute che si protraggono per tutta la vita».

Non si tratta, però, solo di conseguenze a livello di salute fisica: «Gli effetti a livello psicologico saranno altrettanto duraturi. I bambini sono sempre più preoccupati per l'emergenza che stiamo affrontando e per tutti i fenomeni correlati e ciò provoca disordini da stress post traumatico, del sonno, affettivi, depressione, ansie, fobie, abuso di sostanze, i quali a loro volta causano difficoltà di apprendimento e comportamentali». 

Nonostante ciò sia valido per tutti i bambini, la dottoressa ci tiene a sottolineare che c'è una differenza sostanziale anche all'interno di questo insieme: «L'impatto non è uguale per tutti», dichiara, facendo riferimento alle famiglie che si trovano in situazioni finanziarie non ottimali e dunque prive, per esempio, della possibilità di scegliere di vivere in aree meno esposte all'inquinamento o a fenomeni metereologici estremi. 

L'obiettivo di Camille è quello di spronare i governi a tenere in considerazione tutti questi elementi quando si affronta il problema del cambiamento climatico e di fare in modo che i bambini, specialmente quelli provenienti da situazioni economiche svantaggiate, non debbano pagare per qualcosa di cui non sono responsabili: «I nostri rappresentanti politici devono agire in questo senso. Si tratta di una battaglia che non possiamo vincere senza l'azione e il supporto dei governi».

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