«È arrivato il momento di fare chiarezza». Così Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, ha commentato la clamorosa rivelazione de Il Riformista sull'attentato alla Sinagoga del 9 ottobre 1982.
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A oltre 39 anni di distanza, infatti, Il Riformista ha rivelato il contenuto di alcuni documenti segreti del Sisde, che aveva informato il Governo italiano (allora presieduto da Giovanni Spadolini e sostenuto dalla maggioranza del cosiddetto Pentapartito, composto da DC, PSI, PSDI, PRI e PLI) del rischio di attentati proprio in quel giorno. Eppure, il 9 ottobre di 39 anni fa, davanti alla Sinagoga, non c'erano forze dell'ordine a presidiare il Tempio Maggiore nel Ghetto di Roma.
I due attentatori, mai consegnati alla giustizia, ebbero vita relativamente facile nel forzare il sistema di sicurezza e colpire la folla, ferendo 37 persone e uccidendo un bambino di due anni, Stefano Gaj Tachè. Per questo, alla luce delle clamorose rivelazioni de Il Riformista, Ruth Dureghello ha dichiarato: «Emergono dettagli inquietanti, è arrivato il momento di fare chiarezza».
<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="it" dir="ltr">Emergono dettagli inquietanti nei documenti riportati da <a href="https://twitter.com/ilriformista?ref_src=twsrc%5Etfw">@ilriformista</a> di oggi nell’articolo sull’attentato alla sinagoga del 1982. Il Sisde segnalò il pericolo attentati eppure quella mattinata non c’erano forze dell’ordine a presidiare. È arrivato il momento di fare chiarezza. <a href="https://t.co/XZJRcWqozo">pic.twitter.com/XZJRcWqozo</a></p>— Ruth Dureghello (@dureghello) <a href="https://twitter.com/dureghello/status/1468869911724412929?ref_src=twsrc%5Etfw">December 9, 2021</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
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