«E' una società che affitta e non vogliono extracomunitari - risponde al telefono l'agente che sta seguendo la locazione - Quete persone lasciano aperti gli sportelli dell'ascensore, sono un po' disordinate, hanno una cucina loro, con odori. Per questo la società che seguo ha iniziato a dire che non vuole più extracomunitari, per una questione di disagio». Secondo questa agenzia immobiliare della Capitale, interpellata telefonicamente, gli extracomunitari «fanno dei dispetti quando vedono che non li accettano». E la società dietro a questo annuncio? «Un istituto di suore», risponde l'agente, che poi spiega: «Mi hanno sempre detto di non dirlo».
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