PAROLA AL ROLAND GARROS
Non gli era mai successo di presentarsi a Bois de Boulogne con tante sconfitte sul rosso. A Montecarlo ha perso da Ferrer, a Madrid è stato miracolato, a Roma ha finito la benzina prima di Djokovic. I suoi numeri a Parigi fanno paura: 8 titoli in 9 partecipazioni, l’unica sconfitta negli ottavi del 2009 contro lo svedese Soderling. Eppure l’impressione è che il regno stia vacillando: il colpo di fortuna del 2013 potrebbe aver soltanto rinviato la fine del dominio. Nole, che oggi debutta affrontando il portoghese Sousa, arriva a Parigi nelle migliori condizioni possibili. Al Foro Italico ha vinto il torneo pur dando l’impressione di essere all’80% dopo lo stop per l’infortunio al polso. Il doppio coach Vajda-Becker funziona bene, senza invidie, e lui è tirato a lucido. Il tennista di Belgrado non conquista uno Slam dagli Australian Open 2013: un’enormità per uno come lui. Il Roland Garros è l’unico major che ancora manca alla sua collezione e quando nascerà il figlio (la sua Jelena è incinta) vorrà accoglierlo con il Career Grand Slam già in bacheca. Sul fronte italiani (13 al via) prima giornata negativa con le sconfitte di Francesca Schiavone, Filippo Volandri e Potito Starace. Infine le previsioni meteo, che destano preoccupazione: su Parigi è annunciata pioggia nella prima settimana e il campo del Philippe Chatrier completamente rifatto potrebbe risentirne. «La superficie è più molle degli anni scorsi e gli spostamenti saranno complicati», ha sentenziato Nadal.
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