Niccolò Bettarini e l'aggressione: «Volevo uccidermi ma li perdono. Rifarei tutto, è il mio carattere»

Niccolò Bettarini (Instagram)
“Volevano uccidermi, ma io li perdono”, Niccolò Bettarini torna all’aggressione subita lo scorso primo luglio davanti una discoteca milanese in cui il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini stava tentando di difendere una persona in difficoltà. Come riportato da Leggo.it ora i suoi aggressori sono stati condannati, ma Bettarini Jr ha deciso di perdonarli.


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A distanza ha cercato di comprendere il perché dell’accaduto: “Ho capito che grazie a Dio sono uscito da un incubo che ha inciso molto sul mio carattere – ha fatto sapere in un’intervista a “Chi”- Ho vissuto troppo tempo odiando. Ora devo, in primis, perdonare me stesso, perché sono stato senza sorriso troppo a lungo. Dei miei aggressori che dire? Ho compreso la loro vita e sono pronto a perdonare. Sono ragazzi cresciuti in contesti difficili. Conoscere il loro passato mi ha aiutato a capire il loro presente”



Nonostante le conseguenze rifarebbe tutto: “Per il carattere che ho lo rifarei. Sono così. Se vedo persone in difficoltà, amici o estranei, intervengo. Sono cresciuto con valori sani e non cambierò. Però questa vicenda mi è servita anche per aprire gli occhi sotto altri punti di vista. Diciamo che sono mancati i grazie dalla persona che ho aiutato. Da lui e dalla sua famiglia. Ma va bene così”. Leggi l'articolo completo su
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