A parlare dello scatto amarcord è lo stesso Carlo Verdone: «Ero ad Anzio, il mio luogo di villeggiatura nel 1968. Avevo i capelli, mi innamoravo spesso, ascoltavo Jimi Hendrix, avevo una vespa 50 truccata e mi sentivo felice, leggero.
Andavo sempre al cinema all'aperto, fumavo di nascosto e per questo prendevo qualche sberla da mio padre.
Ero un ragazzo normale e diventare attore era l'ultima cosa che avrei fatto». Leggi l'articolo completo su
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