Dottoressa Beatrice Vio. Anche stavolta ce l'ha fatta. E c'era da aspettarselo da una come Bebe Vio. La campionessa paralimpica lunedì, 15 maggio, si è laureata alla John Cabot University di Roma. Un traguardo sudato, soprattutto per quanto accaduto negli ultimi giorni: alla giovane atleta era stato infatti rubato il pc sul quale aveva scritto la tesi, ma lei è riuscita a riscrivere tutto da zero e laurearsi in tempo. E a festeggiare, ovviamente: alla cerimonia di laurea è seguito un mega party con gli amici in cui Bebe ha dato sfogo alla tensione accumulata prima del grande tragardo.
Bebe Vio, nuove mani bioniche: «Non vedo l'ora di provarle...»
Bebe Vio si è laureata: «Nuovo titolo per la bacheca»
«Il mio nuovo "titolo" da mettere in bacheca!», esordisce la 26enne nel post social in cui condivide alcune foto della sduta di laurea in compagnia di parenti e amici. «Per tutte le notti prima degli esami - continua -.
La festa
Insieme a Bebe per tutto il tempo ci sono stati mamma Teresa e papà Ruggero, ma anche l'amica e compagna di corso Becky. Le due neodottoresse hanno scelto di festeggiare insieme la laurea con un party esclusivo in una villa di Roma. Tutto documentato nelle storie Instagram della campionessa, che ha mostrato la torta, i tanti brindisi, il bouffet a base di hamburgher e patatine del Mc Donald's, i balli sfrenati e il prio disco messo da "dj laureata". E ancora giochi alcolici e tanta allegria per un giorno che resterà impresso nella memoria.
La tesi rubata
È giovedì 27 aprile quando Bebe Vio, di rientro da Nimes dove si è tenuta la Coppa del Mondo, va a cena fuori e in un ristorante di via Cremona, a Roma, le rubano la borsa. Dentro c'erano alcuni effetti personali tra cui il computer sul quale aveva scritto e salvato la tesi di laurea che avrebbe dovuto consegnare l'indomani. Un elaborato sulla storia e sulla disabilità e su come le società, nel corso dei secoli, si sono rapportate al tema.
Nonostante l'atleta fosse riuscita a localizzare l'air-tag legato al mazzo di chiavi e si fosse recata dove suggerito insieme a polizia e carabinieri, non è riuscita a recuperare alcunché. Inutili anche gli appelli lanciati sui social: «Almeno ridammi la tesi». Ma Bebe ha sfruttato la settimana supplementare concessa dall'Ateneo ed è riuscita a riscrivere il suo elaborato in tempo per la laurea. Leggi l'articolo completo su
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