Il ragazzo, dopo l'accaduto, era riuscito a fuggire ma qualche tempo dopo era stato identificato e fermato. Nell'ultima udienza aveva riconosciuto tutte le proprie colpe, ma aveva affermato di non voler uccidere quell'uomo. Lo ha riconosciuto anche il giudice, che ha accolto anche diverse attenuanti richieste dai legali del ragazzo. Stewart, infatti, proveniva da un contesto disagiato, aveva subìto violenze da piccolo e vissuto il disagio del divorzio dei genitori. Come riporta Metro.co.uk, il giudice ha motivato così la sentenza: «Ci rendiamo conto dei problemi vissuti finora e sappiamo che l'intenzione non era quella di uccidere. L'imputato era però ben predisposto alla violenza e ha deciso di aggredire quell'uomo solo per farsi bello davanti agli amici». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it