«Sto facendo quello che posso per salvare la vita di nua persona. Se non mi siedo il pilota non potrà decollare e voglio solo fermare la deportazione. Quel che sto facendo è perfettamente legale e non sto commettendo alcun crimine», ha spiegato Elin agli assistenti di volo e a qualche passeggero che le intimava di sedersi.
Alla fine, dopo alcuni momenti di tensione in cui, ha sostenuto Elin, qualcuno cercava di toglierle il telefono, la ragazza è stata fatta scendere insieme al richiedente asilo. Ma non sa cosa ne sia stato dell'uomo che ha provato ad aiutare: per ora, ha comunicato, il rimpatrio è stato bloccato. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it