Strage dellla sinagoga, condannato a morte il killer: uccise 11 persone. «Voleva ammazzare quanti più ebrei possibile»

Quella di Robert Bowers è la prima condanna a morte imposta da un tribunale federale durante la presidenza di Joe Biden

Robert Bowers, l'autore della strage di Pittsburgh, è stato condannato a morte. L'uomo, il 27 ottobre 2018, aprì il fuoco nella sinagoga "The Tree Life" uccidendo 11 persone. Lo ha stabilito all'unanimità la giuria del tribunale federale della città, a quasi cinque anni dal più grave atto di terrorismo antisemita nella storia degli Stati Uniti. Bowers, 50 anni, ferì anche altri due fedeli e numerosi agenti di polizia accorsi sul luogo della sparatoria.

 

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La giuria federale di 12 persone ha preso una decisione unanime contro Robert G. Bowers, 50 anni, dopo un processo di due mesi durante il quale i sopravvissuti hanno raccontato, con dettagli terrificanti, la strage del 27 ottobre 2018. L'accusa ha dichiarato che l'uomo era intenzionato ad uccidere «quanti più ebrei possibile» ed era motivato «da un profondo antisemitismo». Gli avvocati Bowers non hanno contestato che avesse commesso l'attacco ma hanno provato a ridurgli la pena sostenendo che soffrisse di malattie mentali e avesse una storia personale turbolenta.

 

La prima condanna a morte imposta da un tribunale federale durante la presidenza di Joe Biden

Si tratta della prima condanna a morte imposta da un tribunale federale durante la presidenza di Joe Biden, che ha reintrodotto la moratoria delle esecuzioni federali che era stata interrotta da Donald Trump. 

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