L'idea non è però piaciuta ai telespettatori da casa, perché quei manichini erano in realtà sex dolls, cioè bambole gonfiabili prodotte e fornite da una ditta che produce oggetti erotici. Così il club ha dovuto scusarsi, ammettendo che alcune delle bambole mostravano cartelli che pubblicizzavano siti Web X-rated, nonostante la pornografia sia vietata in Corea del Sud. Chissà che anche in Italia, se dovesse riprendere il campionato, a qualcuno non venga un'idea simile.
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