«Sono a casa sana e salva», 22enne scrive all'amico su Facebook ma subito dopo viene violentata e uccisa
Mentre era in gita sul Tamigi l'imbarcazione del 30enne Jack Shepherd si è ribaltata. I fatti risalgono al dicembre scorso, ma in questi giorni il ragazzo sta subendo il processo per la morte di Charlotte di cui è stato ritenuto responsabile. Stando alla ricostruzione dei fatti, come riporta anche la stampa locale, il motoscafo stava procedendo a una velocità troppo sostenuta e nel corso della gita si sarebbe ribaltato dopo aver colpito un oggetto sommerso. A bordo, però, nessuno indossava i giubotti di salvataggio.
Il ragazzo è riuscito a salvarsi, ma Charlotte non ce l'ha fatta a nuotare fino a mettersi in salvo. Dopo essere stata soccorsa è stato tentato di tutto per rianimarla, ma purtroppo era troppo tardi. Ora il 30enne rischia fino a 6 anni di carcere per grave negligenza e omicidio colposo. Leggi l'articolo completo su
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