Un uomo olandese, paralizzato da 11 anni in seguito a un incidente, ha ripreso a camminare in modo naturale grazie al ponte digitale che permette al suo cervello di dialogare direttamente con le zone del midollo spinale che controllano il movimento.
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Paralizzato torna a camminare grazie a ponte digitale
Pubblicato sulla rivista Nature, il risultato riguarda una tecnica per ora sperimentata su una sola persona, il 40enne Gert-Jan Oskam, ma già sufficiente a dimostrare che si apre una nuova frontiera nel recupero delle funzioni neurologiche, applicabile a più settori della riabilitazione e che permette di muoversi in modo più autonomo e naturale. È una strada ancora lunga, il cui prossimo obiettivo è ottenere sistemi miniaturizzati. «È un ponte digitale, quello che abbiamo stabilito fra il cervello e il midollo spinale», ha detto Grégoire Courtine, che ha coordinato la ricerca al Politecnico di Losanna, nella conferenza stampa organizzata da Nature.
Come funziona
«L'approccio - ha aggiunto - è completamente diverso da quelli sperimentati finora». In questo caso, infatti, l'obiettivo non è soltanto restituire a una persona paralizzata la capacità di muoversi, ma di farlo in modo naturale. Vale a dire che diventa possibile regolare il passo anche su un terreno irregolare e che richieda degli aggiustamenti imprevisti, senza che queste operazioni siano programmate in precedenza da un computer, come è accaduto negli esperimenti fatti negli scorsi anni. Con il ponte digitale è invece il cervello stesso a calibrare i comandi, a seconda delle situazioni. Questo, osservano i ricercatori, «si traduce in un significativo aumento nella qualità della vita, con la possibilità di camminare da soli nelle vicinanze di casa, poter entrare e uscire da un'automobile, o bere con gli amici stando in piedi al bancone di un bar».
L'olandese che è tornato a camminare
Gert-Jan Oskam nel 2011, quando aveva 29 anni, lavorava in Cina e rimase vittima di un grave incidente in bicicletta che lo privò dell'uso di gambe e braccia. Alla BBC ha detto: «Mi sento come un bambino che sta imparando a camminare di nuovo. Sono riuscito a stare in piedi sulle mie gambe, ho imparato a camminare in modo naturale e posso controllare i miei movimenti e la mia forza».
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