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«Vorrei occuparmi del mio caso, sarei disposto a fare qualsiasi cosa per chiudere il mio caso, anche dichiararmi colpevole se necessario. Grazie e scusate. Mi dichiaro colpevole». Queste le parole confuse contenute nello sconclusionato biglietto.
Dopo l’omicida di Celia Richards rientrò in un campo di senzatetto poco distante dal luogo dell’assassinio. Aveva il corpo pieno di graffi, ferite alla mano sinistra e gli fu trovato addosso un coltello. Qualche giorno prima di incrociare Celia il giovane confidò a un altro clochard la sua “voglia di violentare e uccidere una donna”, come emerse dalle indagini.
Richards è in cella, in attesa di processo per omicidio di primo grado. La lettera è al vaglio dei magistrati.
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