NEW YORK - È di un morto e 19 feriti il bilancio preliminare dell'auto che si è schiantata contro la folla durante la manifestazione di suprematisti bianchi a Charlottesville, in Virginia. Lo riferiscono i media locali citando fonti ospedaliere. «Una vita è andata persa. Chiedo a tutti di andare a casa». Lo afferma Michael Signer, sindaco di Charlottesville, commentando gli incidenti durante la manifestazione di suprematisti bianchi. Il sindaco sembra così indicare che il bilancio preliminare degli scontri è di almeno un morto.
Fra slogan nazisti, gridando «Heil Hitler» e cantando gli «ebrei non ci sostituiranno», i suprematisti bianchi hanno invaso la piccola e tranquilla città della Virginia da venerdì sera. La tensione è salita nella mattinata, con gli scontri iniziati ancora prima che la manifestazione prendesse il via. Nel giro di un'ora la situazione è precipitata, con il governatore Terry McAuliffe costretto a dichiarare lo stato di emergenza e a mettere in allerta la Guardia Nazionale. La polizia in assetto da guerriglia è intervenuta, dichiarando fuorilegge la manifestazione e ordinando a chi era in piazza di disperdersi.
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La tensione però non si è allentata: un'auto è finita contro la folla, travolgendo almeno nove persone. «È stato intenzionale» riferiscono alcuni testimoni. Il mondo politico americano si è affrettato a condannare gli incidenti. Lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan, ha definito lo «spettacolo di Charlottesville ripugnante». Dalla Casa Bianca la prima a commentare è stata la first lady, Melania Trump, condannando la violenza che «non porta nulla di buono».
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