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Nel giorno in cui ha trovato una casa, Michael ha avuto al suo fianco l'altra famiglia, gli amici che con lui stanno imparando e crescendo. Nelle foto i bambini sono troppo piccoli per sedere comodamente sulle poltrone, sprofondano, ma alzano dei cuoricini di carta per non far passare inosservata la loro presenza. Una forma non scelta a caso, che sta a significare l'amore e l'affetto.
A organizzare tutto ci ha pensato la maestra di Michael e della sua classe: ha predisposto la trasferta e accompagnato i suoi alunni. «Anche noi facciamo parte della famiglia di Michael, non potevamo mancare questo momento», ha spiegato l'insegnante. La giornata del 5 dicembre ha fatto felici anche altri bambini: in 36 sono stati adottati.
Una vicenda di integrazione riuscita che rappresenta un bell'esempio per i più piccoli in un contesto in cui troppo spesso si sentono episodi di discriminazione razziale o atti di bullismo tra i banchi.
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