Lo strano caso dei dipendenti pubblici italiani. Circa 26 milioni quelli della sanità, 52 milioni quelli che lavorano nel settore istruzione. Oltre 70 milioni, in totale. A fornire il numero in questione è il sito del ministero dell'Economia, ma come è facile intuire, si tratta di un errore.
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Dipendenti pubblici, la situazione
I dati forniti dal sito del Mef sono evidentemente errati. Oltre 70 milioni di dipententi pubblici, per circa 60 milioni di abitanti totali. Cosa è successo, dunque? Sembra che i dati, senza che siano filtrati per anno, siano la somma dei dipendenti statali totali degli ultimi 20 anni, scrive Repubblica che ha segnalato l'errore.
Dipendenti sanità
Dal personale delle Asl a quelli degli ospedali, nel 2021 erano 617.246 i dipendenti del Servizio sanitario nazionale, in leggero calo rispetto all'anno dello scoppio della pandemia quando erano stati 617.466 e in aumento di circa 14.000 unità rispetto al pre pandemia, quando, nel 2019, se ne contavano 603.856. A riferire i dati è il documento Personale delle ASL e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati - Anno 2021, pubblicato dal ministero della Salute.
In base ai dati del documento a cura della Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica, nel 2021, il 69,1% del personale del Ssn era composto da donne, contro il 30,9% degli uomini. Il 72,5% appartiene al ruolo sanitario, il 17,7% al ruolo tecnico (analisti, statistici, sociologi, assistenti sociali) mentre il 9,6% al ruolo amministrativo e lo 0,2% a quello professionale (avvocati, ingegneri, architetti, etc.). In particolare, nel 2021 lavoravano per il Servizio Sanitario nazionale 102.491 medici e odontoiatri e 264.768 infermieri, con un rapporto di 2,6 infermieri per ogni medico.
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