Ad essere ricostruito, attraversi molti documenti originali, è uno dei periodi più bui del Paese.
L’iter, spiegano i curatori Marcello Pezzetti e Sara Berger, «racconta la storia tragica della legislazione antiebraica fascista, dalla sua preparazione, attraverso una biennale campagna propagandistica, all’ideazione e realizzazione della schedatura della popolazione ebraica presente sul territorio nazionale». E ancora, dai primi decreti legge “per la difesa della razza” che colpirono scuolae università ai provvedimenti controfirmati da Vittorio Emanuele III, fino all’estensione di tali leggi a Dodecaneso e Libia.
«È la storia della trasformazione, avvenuta durante il Ventennio fascista, dell’Italia in uno Stato antisemita - concludono - la storia di una ferita che, in parte, è rimasta ancora aperta».
Via del Portico d’Ottavia 29, 0668139598
Ingresso libero, orari: dom-giov. 10-17, venerdì 10-13
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