L’azienda fu fondata due anni prima, tuttavia le primissime bustine riportavano solo il nome dell’imprenditore e quello del droghiere che lo vendeva al dettaglio. Solo nel 1935, grazie al contributo di un pittore inglese, viene studiata l’immagine grafica dello Zafferano 3 Cuochi con i caratteristici “chef” che, sorridenti in fila uno dietro l’altro, con in mano dei piatti prelibati, danno conto della valenza internazionale della preziosa spezia. Il prodotto si differenzia subito dai suoi concorrenti per l’elevata qualità, non a caso sulla confezione dell’epoca veniva riportata la dicitura “garantito puro”, che faceva riferimento al Regio Decreto del 1936, che identifica come zafferano solo la parte apicale dello stilo, con gli stimmi del Crocus Sativus Linnaeus.
Inoltre, doveva essere venduto in involucri sigillati riportanti l’indicazione del Decreto, quella del peso netto, il nome e la sede dell’azienda preparatrice. Con Zafferano 3 Cuochi, lo zafferano in bustina per uso alimentare si radica nell’uso gastronomico quotidiano per la sua qualità superiore e praticità d’impiego. Il confezionamento di ogni singola bustina di zafferano è effettuato con estrema cura e con materiali capaci di conservare nel tempo le sue caratteristiche organolettiche. La polvere di zafferano è tutta contenuta nello speciale pergamino e scivola dolcemente fuori dalla confezione, facilitandone l’utilizzo da parte del consumatore. Non se ne spreca neanche un granello! Sin dalla fondazione, l’azienda ha prodotto materiali promozionali ed espositivi che negli anni sono diventati veri oggetti da collezione, iconici e ricercatissimi da grandi e piccini.
Tra questi, si annoverano un contenitore in legno per le bustine di zafferano a forma di camioncino (1948), giocattolo che veniva dato in regalo ai bambini; dal 1957 varie edizioni di scatole di metallo per esporre le buste nelle drogherie e nel 1958 delle casette in legno per stupire e stimolare ancora una volta i sogni e la fantasia anche dei più piccoli.
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