Dopo Apple Store e Starbucks a Milano ancora una novità nazionale: al via Identità Golose Hub. Uno Chef Stellato diverso ogni settimana

Dopo Apple Store e Starbucks a Milano ancora una novità nazionale: al via Identità Golose Hub. Uno Chef Stellato diverso ogni settimana
Countdown iniziato per Identità Milano, il primo Hub della gastronomia internazionale che apre le porte il 18 settembre. Firmato a quattro mani da Paolo Marchi e Claudio Ceroni, già ideatori del Congresso che da 15 anni racconta l'eccellenza in cucina, si ispira a quanto già sperimentato con successo a Expo: piatti stellati a prezzi accessibili (quattro portate a 75 euro vini inclusi) e grandi chef che cambiano ogni settimana. «Riproponiamo il format con degli accorgimenti - racconta Marchi - Non volevamo fosse il solito ristorante, con vetrine a vista e piatti in bella mostra».


Location è la Fondazione Feltrinelli (via Romagnosi, 3), palazzo storico a due passi dalla Scala. Spazio di nicchia ristrutturato a perfezione tra design e tecnologia che accoglierà nelle sue sale con una formula inedita. L'obiettivo? Avvicinare il cliente allo chef e portarlo all'assaggio dei piatti più rappresentativi.

Chef supervisore è Andrea Ribaldone (stellato dell'Osteria Arborina di La Morra - Cuneo), mentre resident chef è Alessandro Rinaldi. Ad accendere i fornelli all'inaugurazione (su invito) per La Grande Milano, gli chef Andrea Aprea, Carlo Cracco, Antonio Guida, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Davide Oldani e Claudio Sadler. La sera dopo (su invito), Cristina Bowerman, Enrico e Roberto Cerea, Gennaro Esposito, Annie Feolde, Niko Romito e Mauro Uliassi per La Grande Italia.

Apertura al pubblico il 20 settembre, con l'uruguaiano Perdomo, il francese Léveillé, il tedesco Bob e lo spagnolo Charquero. A seguire, lo spagnolo Paco Roncero e dalla Slovenia, Ana Ro Hia Franko. Sarà il bistellato Moreno Cedroni a dare il via (dal 26 al 29 settembre) alla staffetta chef che si avvicenderà settimana dopo settimana. Partner digitale per le prenotazione è TheFork.
«Il congresso a marzo ci sarà sempre - continua Marchi. - Ma ora abbiamo uno spazio dove potere ospitare chef, piatti e dibattiti tutto l'anno». Leggi l'articolo completo su
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