Crescono i poveri in Italia, in una situazione sempre più a rischio: sono circa 14 milioni gli italiani con i conti ormai in rosso. Si tratta di 8,5 milioni di persone a rischio povertà, in una situazione altamente precaria: tra loro ci sono quasi 2 milioni di disoccupati a cui si aggiungono 6,6 milioni di cosiddetti "working poor", ovvero lavoratori precari e sottopagati. A cui si affianca la condizione ancora più pesante di oltre 5 milioni di persone che vivono in povertà assoluta. È quanto emerge dal recente rapporto del Centro studi di Unimpresa e la situazione va peggiorando, con i soggetti a rischio povertà che, negli anni, scivolano inesorabilmente nella povertà assoluta. Basta osservare quanto accaduto negli ultimi anni: dal 2005 i poveri sono più che raddoppiati, passando da 2,4 milioni a 5,6 milioni, mentre i "working poor" sono passati da 10,4 milioni a 8,5 milioni.
Si tratta quindi di un saldo negativo di 2,2 milioni in cui si registra un passaggio da un'area a rischio alla povertà assoluta. «Serve una traiettoria nuova, un cambio di passo verso un orizzonte diverso - ha commentato il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi - si tratta di creare le condizioni affinché le imprese possano crescere, investire e creare nuova occupazione: meno burocrazia e meno tasse, con una quota consistente di incentivi per chi crea nuova, stabile occupazione».
Il precariato
I lavoratori precari, infatti, sono in costante aumento.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Aprile 2024, 10:22
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