La cultura del lavoro nella nazione tra le più felici e produttive al mondo: come funziona

Uno degli elementi che contribuisce alla produttività e alla felicità dei lavoratori è il «modello basato sulla cooperazione e il rispetto reciproco tra impiegati e dirigenti, ma anche tra sindacati e governo»

La cultura del lavoro nella nazione tra le più felici e produttive al mondo: come funziona

di Hylia Rossi

Sondre Kvam vive e lavora a Oslo, in Norvegia, una nazione che appare con frequenza non solo tra le 10 nazioni più felici al mondo, ma anche tra le tre più produttive. In un'intervista a BusinessInsider, il Ceo e co fondatore di Naer (una piattaforma di realtà virtuale che fornisce corsi immersivi e workshop) ha raccontato la cultura del lavoro del Paese, i suoi punti di forza e le sue fondamenta: un confine netto e preciso tra la vita professionale e quella privata

La cultura del lavoro in Norvegia 

«Sono a contatto con dipendenti in tutto il mondo e viaggio molto frequentemente - dice Sondre -. Penso spesso al concetto di produttività e a come si inserisce nelle pratiche di lavoro. La Svezia è spesso elogiata in questo senso e ha certamente un'economia forte, ma è la Norvegia a conquistare più frequentemente la cima delle classifiche come nazione più produttiva al mondo». 

Uno degli elementi che contribuisce alla produttività e alla felicità dei lavoratori è il «modello basato sulla cooperazione e il rispetto reciproco tra impiegati e dirigenti, ma anche sindacati e governo.

Le leggi assicurano un buon flusso di informazioni tra le parti. Per esempio, se hai più di 30 dipendenti sei obbligato ad avere un rappresentante dei dipendenti come parte del consiglio di amministrazione».

Inoltre, ogni anno c'è il "lønnsoppgjøret" o "accordo salariale", con cui vengono stabilite delle linee guida generali riguardanti la retribuzione in ciascun settore nell'ambito delle negoziazioni con i sindacati. Oltre alle linee guida, ogni azienda ha un certo spazio di manovra per premiare le performance più meritevoli. «Conversazioni civili tra tutte le parti in causa sono la norma, quindi non si perde tempo in conflitti sul lavoro - sottolinea - dato che i conflitti vengono gestiti da organi fidati».

D'altra parte, il lavoro è lavoro e ci si aspetta da tutti la più totale concentrazione e dedizione: «Non si parla coi colleghi di argomenti non rilevanti, non si fanno compere. La maggior parte del tempo, i norvegesi sono a testa bassa a lavorare, da soli o con qualcun altro. Quasi tutti i dipendenti hanno delle cuffie anti rumore». Quando il proprio turno è terminato, però, la stessa dedizione si sposta sulla vita privata: «Molti tolgono le notifiche relative al lavoro, quando sono a casa. Tra datore di lavoro e dipendente c'è comprensione su un punto, in Norvegia, ovvero che si rende di più se non si è costantemente impegnati a pensare al lavoro».


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Maggio 2024, 14:33
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