I social hanno dato a tutti la possibilità di interagire con chiunque. Spesso però queste interazioni non rimangono delle genuine discussioni, ma diventano con grande facilità inutili polemiche o vili insulti. Quando poi a essere preso di mira è una persona che usa le piattaforme per parlare di cultura, il motivo di queste pesanti critiche rimane un mistero.
A farne le spese è stato Mychal Threets, un bibliotecario statunitense che ha cominciato a subire pensanti insulti online, fino a prendere la decisione più drastica, quella di lasciare la sua passione e il suo lavoro, almeno per ora.