Derby Roma-Lazio, Giannicchedda: «Idee e spirito battagliero, Lazio puoi fidarti di Tudor»

L'intervista nello speciale di Leggo distribuito allo stadio Olimpico prima della partita

Derby Roma-Lazio, Giannicchedda: «Idee e spirito battagliero, Lazio puoi fidarti di Tudor»

di Daniele Petroselli

Un derby che può valere una stagione. Roma-Lazio infatti, in questo finale di stagione, è fondamentale nella corsa all'Europa che conta per le due formazioni capitoline. E a sottolinearlo è anche un ex biancoceleste come Giuliano Giannichedda, 107 presenze con la Lazio e che nella stagione 2006-2007 è stato anche compagno di Igor Tudor, neo tecnico del club di Lotito, nella sua esperienza alla Juventus.


Roma e Lazio accomunate ora dall'addio a due allenatori di personalità come Mourinho e Sarri. Incredibile a pensarlo solo a inizio stagione.
«Sono due casi diversi. Di Mourinho me l'aspettavo. All'inizio si era visto che c'era qualche problema di troppo. La Roma ha avuto una stagione con un andamento altalenante e non vedevo una scossa, che invece ha dato De Rossi. Invece alla Lazio è stato più Sarri a prendere la decisione che il presidente. La squadra era altalenante ma per colpa degli infortuni e per l'impegno Champions. E se non sei strutturato come rosa, è difficile mantenere un livello alto di prestazioni anche in campionato».


Ora però c'è Tudor. Che ha già fatto vedere qualcosa di diverso.
«Non mi aspettavo l'addio di Sarri ma se si è dimesso è perché ha capito che c'era qualcosa che non andava. Ora c'è Tudor che è partito bene in campionato, è un ottimo tecnico che può fare bene alla Lazio. Già il fatto che si è tornati a rivedere anche una difesa a tre è già tanto. Ha cambiato ma ha dato subito certezze ai calciatori. In questi pochi allenamenti ha fatto già capire quello che vuole. E poi si è visto uno spirito battagliero, tipico del tecnico».


Certo è che Tudor, rispetto a De Rossi, ha subito un calendario molto difficile.
«Sì, anche se non era facile anche per Daniele, visto che doveva vincere subito e non poteva sbagliare.

Sarebbe stato subito criticato se non faceva risultato. Per Tudor invece inizio sì difficile ma se le cose vanno male si può dire che non è colpa sua, visto che è entrato in corsa adesso. E' vero che affrontare in pochi giorni tre volte la Juve e anche il derby è un bel battesimo di fuoco. La Lazio si gioca davvero tanto adesso. Sono sfide che possono cambiare il volto della stagione».


Derby che con il pari della Roma a Lecce può significare un ritorno in corsa per la Lazio anche in chiave Champions?
«Quantomeno ci deve provare. Tanto dipenderà da questo derby. Se anche il quinto posto, come tutti speriamo, significherà Champions, da stasera in poi non puoi più sbagliare nulla, a partire dalla sfida con la Roma».


In mezzo da chi ti aspetti la "scossa"?
«Sicuramente da Guendouzi, che conosce anche Tudor e che è stato il migliore finora per quantità e qualità, ma soprattutto da Luis Alberto. Può accendere la luce di questa Lazio. Deve essere determinante se si vuole andare in Europa».


Immobile, due mesi fondamentali per la Lazio e per la Nazionale: può farcela?
«Ha vissuto una stagione difficile, perché ha vissuto tanti piccoli intoppi fisici che non gli hanno permesso di essere al 100%. Spero che ora rientri in forma, perché se la Lazio vuole tentare di riprendere la Champions, servono i suoi gol. E se finisce bene può avere una chance per l'Europeo».
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Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Aprile 2024, 08:47

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