Kobe Bryant, com'è caduto l'elicottero: forse colpa della nebbia. «Strani rumori dal motore»
Leggi anche > Nell'incidente morta Alyssa Altobelli: compagna di squadra di Gianna Maria, era con la mamma e il papà
LA NEBBIA Nella mattinata di ieri (ora locale) la nebbia era talmente fitta che anche la polizia di Los Angeles aveva tenuto a terra i suoi elicotteri: quello di Kobe invece si era alzato poco dopo le 9, per poi precipitare tre quarti d’ora dopo a Calabasas, a ovest della metropoli californiana. Bryant era diretto a Thousands Oaks, dov’era in programma una partita della figlia 13enne nella Mamba Cup, un torneo organizzato dalla sua Mamba Sports Academy (dal suo soprannome Black Mamba).
Leggi anche > Da Totti alla Pellegrini, il mondo piange il 'black mamba'
STRANI RUMORI L’elicottero era un Sikorsky S-7 bi-turbina del 1991: secondo i testimoni che si trovavano nei pressi della zona, da uno dei motori si sentivano strani rumori. La dinamica non è però ancora del tutto chiara e ci vorranno diversi giorni per capire: quello che sembra certo è che non dovrebbe essersi trattato di un guasto tecnico, ma la causa principale dovrebbe essere il maltempo.
LE VITTIME Le autorità non hanno ancora diffuso i nomi di tutte le vittime, ma sui media statunitensi si legge che a bordo c’erano John Altobelli, allenatore di baseball, con la moglie Keri e la figlia Alyssa (compagna di squadra di Gianna Bryant) e Christina Mauser, assistant coach di Kobe nella squadra. Non si conosce l’identità delle altre vittime: per il recupero dei corpi, ci vorranno diversi giorni, secondo quanto confermato dall’ufficio del coroner della contea.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 10:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA