Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia,
al teatro Marconi si ride con i figli d'arte

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, al teatro Marconi si ride con i figli d'arte

di Giancarlo Leone
Due figli d'arte, Gianluca Guidi, figlio di Johnny Dorelli e Lauretta Masiero, e Giampiero Ingrassia, figlio di Ciccio, si ritrovano sul palcoscenico con lo spettacolo-cult di Ray Cooney, Taxi a due piazze. È Gianluca, anche nelle vesti di regista, a parlarcene.

Con Ingrassia ha trovato grande affinità
«La convivenza sul palcoscenico tra due primi nomi, se c'è stima ed affetto reciproco, come nel nostro caso, funziona benissimo. Io e Giampiero ci conosciamo da moltissimi anni e ci divertiamo molto e questo di sicuro dà a tutto una marcia in più».

Il suo personaggio
«Sono un tassista bigamo che grazie ad una organizzazione perfetta riesce, per due anni, a nascondere la verità alle due mogli».

E poi che succede?
«Finisco in ospedale con un'amnesia e darò versioni contrastanti sulla mia vita».

E qui arriva Ingrassia
«È il vicino di casa, uno sfaccendato che, saputa la verità sulla bigamia, si troverà, suo malgrado, complice delle situazioni più comiche e imbarazzanti».

Gli aspetti più divertenti del suo personaggio?
«Creo un meccanismo che poi, come spesso accade, mi si ritorce contro. Quando si creano questi meccanismi perversi, lo sono a tal punto che poi alla fine la perversione fa sì che ti si ritorcono contro».

Il motivo del successo?
«Lo spettacolo ha superato di gran lunga ha superato le cinquecento repliche, lo porto in giro per i teatri dal Duemila. Promettiamo due ore di puro divertimento, senza messaggi da dare, ma con l'onesta promessa di far ridere, di giocare sugli equivoci, di divertire senza volgarità o politica. Io e Giampiero continuiamo a riproporlo con grande successo, essendone gratificati e orgogliosi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Maggio 2016, 10:07
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