The Crown, ultimo atto. Debicki: «Devastata all’idea di dire addio alla mia Lady D»

Su Netflix la sesta e ultima stagione di “The Crown”. Il cast si racconta

The Crown, ultimo atto. Debicki: «Devastata all’idea di dire addio alla mia Lady D»

di Alessandra De Tommasi
La serie per eccellenza sulla monarchia britannica sta per dire addio al suo pubblico. La sesta e ultima stagione di “The Crown” arriva su Netflix in due parti (la prima da domani e la seconda dal 14 dicembre). Il cast resta lo stesso del capitolo precedente, ma con una responsabilità maggiore: raccontare senza retorica, ipocrisie o voyeurismo una delle pagine più tragiche della storia contemporanea, la morte di Lady Diana e Dodi Al-Fayed (interpretati rispettivamente da Elizabeth Debicki e Khalid Abdalla). I due attori, in collegamento dalla premiere di Los Angeles con la stampa estera assieme a Jonathan Pryce (che presta il volto al principe Filippo), ripercorrono i momenti più toccanti e duri sul set. «A fine riprese – spiega Elizabeth Debicki – ero devastata. Sapevo che sarebbe successo, ma volevo a tutti i costi usare quella pressione per catturare l’essenza di una persona, Lady D, che sento ancora nel mio corpo. Forse sarò pronta a lasciarla andare quando anche il pubblico vedrà tutti gli episodi. Per il momento è lì, nel mio corpo, e a lungo ho sentito la necessità di portarla con me».

«Per tre settimane abbiamo girato sullo yacht dove sarebbero stati insieme in vacanza e anche solo guardarlo era intimidatorio – le fa eco Khalid Abdalla – perché ha incorniciato momenti iconici della loro storia, vissuti anche nell’immaginario collettivo tanto a lungo».

Ogni fotogramma – il cast lo sa bene – verrà messo sotto esame dallo spettatore ed è servito molto tatto per toccare una ferita ancora aperta.

Osare sbirciare nel privato del Palazzo Reale è stato impensabile per alcuni membri del cast, che hanno tentennato prima di accettare la parte, come Dominic West (il principe Carlo). Non è stato il solo: «Il giorno dell’incoronazione di Elisabetta II avevo sei anni - confessa Jonathan Pryce – in pratica, ho vissuto tutta la vita con questi reali, anche se erano figure lontane, ma all’inizio non sentivo di voler essere io l’attore che rievocava l’amicizia del sovrano con Penny Knatchbull», che in molti hanno chiamato con il nome di tradimento. Le rassicurazioni sono arrivate subito dalla meticolosità dell’autore, Peter Morgan, per ricreare sì i dettagli, ma con grande accuratezza (che a un certo punto sembra vera e propria devozione). La mole di ricerche anche da parte del cast è impressionante: «Ho parlato con chi conosceva Lady Diana – racconta la sua interprete – e tutti volevano che conoscessi il suo spirito giocoso e gioioso, l’autoironia e la generosità. Se sono riuscita anche solo ad avvicinarmi al ritratto della sua intelligenza e della sua capacità emotiva, allora sarò soddisfatta».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Novembre 2023, 08:44
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