Leo Gassmann: «Stanco di ricevere solo brutte notizie, voglio un presente migliore»

Il cantante ha tenuto un discorso molto toccante sulla società odierna e la poca attenzione verso gli altri

Leo Gassmann: «Stanco di ricevere solo brutte notizie, voglio un presente migliore»

di Redazione web

Leo Gassman si è esibito sul palco del concertone del Primo Maggio e, poi, è tornato davanti al pubblico per il suo discorso molto toccante sulla salute mentale e l'attenzione verso gli altri. Il cantante ha spiegato che se nel mondo ci si ascoltasse di più, ci si potrebbe anche aiutare maggiormente. Magari, alle volte, basta solamente una parola buona per risollevare l'umore di qualcuno o qualche attenzione in più affinché le persone più vicine non si sentano mai da sole. 

Il discorso di Leo Gassman

Leo Gassman, nel suo discorso toccante, ha detto: «Quante volte ci svegliamo con quel mattone sulla pancia? Quel senso di angoscia apparentemente immotivato che non ci lascia vivere sereni? Quante volte ci fermiamo interi pomeriggi sul nostro divano, davanti ai nostri telefoni, guardando tutte quelle persone apparentemente così felici e immaginando una vita che vorremmo vivere anche noi? Quante volte vorremmo uscire di casa ma, poi, ci ricordiamo che il mondo lì fuori è spietato, pericoloso, ingiusto? E allora pensiamo che è meglio rimanere chiusi nella nostra camera, magari con qualche amico a bere e a fumare fino allo sfinimento. Quante volte per strada incontriamo sguardi assenti, passivi, tristi? Vorremo aiutarli ma non sappiamo come, vorremmo fare qualcosa ma ci sentiamo di non avere gli strumenti. Quante volte collezioniamo sulla nostra pelle violenza gratuita? Parlo di quei passanti che incontri e ti rispondono male, senza chiedere scusa e rovinandoti l'umore per ore, giorni e settimane, solo perché hanno avuto una giornata storta.

Quante volte accendiamo la tv e vediamo tutte quelle brutte notizie che ci fanno paura? Il pianeta che muore, le violenze sui bambini e le donne, i virus, i salari precari, i tagli alla cultura, all'arte...». 

Il diritto a un presente migliore

Leo Gassman ha concluso il suo discorso dicendo: «Io, personalmente, sono stanco di quell'ansia immotivata, sono stanco di sentirmi dire che siamo tutti felici, sono stanco di perdere pomeriggi interi al telefono, sono stanco di avere paura di comunicare con la gente e sono stanco di ricevere solo brutte notizie. Ma non voglio arrendermi all'idea che debba essere così per sempre. Noi abbiamo il diritto di un presente migliore. Quante persone intorno a noi, in questo momento avrebbero semplicemente bisogno di una carezza, di una parola di speranza? Cogliete questo giorno per chiedere a chi avete affianco come sta veramente. La verità, a volte, fa paura e, forse, è per questo che quando chiediamo a qualcuno come sta, ci aspettiamo sempre la risposta "bene grazie, tu?". Spesso ci accontentiamo di una bugia perché non vogliamo avere altra ansia, altri problemi. Ma che senso ha vivere questa vita se non parliamo, se non ci aiutiamo, se non lottiamo per orizzonti migliori? Sono convinto che si possa ancora sognare un mondo dove la battaglia del singolo diventi la battaglia di tutti. Insieme possiamo ancora fare la differenza». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2024, 09:29
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