Concerto Primo Maggio, le pagelle: “Hallelujah” c'è Ermal Meta (10), LRDL risveglia tutti (9), Geolier scatenato (8), ​Tananai travolgente (8)

Ecco i (nostri) voti

Video

di Mattia Marzi

Saranno più di 50 artisti, dai Bloom al Piotta ma anche Geolier e Achille Lauro (per citarne alcuni), che si esibiranno oggi al Concerto del Primo Maggio per la maratona di circa 10 ore dal palco del Circo Massimo.

Concerto del Primo Maggio a Roma, la scaletta: partono i Bloom e chiude Piero Pelù. Gli artisti (e l'ordine di esibizione)

A presentare la giornata, in onda in diretta su Rai3 ci sarà la coppia inedita formta da Noemi e Ermal Meta. Si parte alle 13.15 alle 13.15 con un opening di Big Mama (in esclusiva per Rai Play) e dalle 15.15 via alle performance dei cantanti. Vediamo dunque in diretta le (nostre) pagelle delle esibizioni. 

Noemi e Ermal Meta - voto 6

«Avranno la stoffa dei conduttori?», ci si chiedeva alla vigilia. «E in caso di imprevisti, come si comporteranno?”. Vengono messi subito alla prova dall’acquazzone che battezza il Concertone, a inizio maratona. Danno il benvenuto alla folla, poi annunciano Giusy Ferreri e i suoi Bloom.

Concerto Primo Maggio, le pagelle: Noemi (6), Ermal Meta (10) i problemi tecnici (causa pioggia) fermano i Bloom, Cor Veleno (9)

La voce di “Non ti scordar mai di me” fa per iniziare a cantare, ma deve fermarsi per via dei problemi tecnici legati alla pioggia. Ermal Meta interviene in suo soccorso, cavandosela. «I nostri tecnici stanno risolvendo tutto, rimanete lì». 

Cor Veleno - 9


«Su le mani, Roma». A loro, icone della scena hip hop capitolina, della pioggia non frega assolutamente nulla. I più rock n roll. Si fanno coraggio prendendosi il palco del Concertone mentre Giusy Ferreri temporeggia. Cominciano a suonare, ma devono immediatamente fermarsi: il Circo Massimo finisce letteralmente sotto una tempesta e la tempesta diretta viene interrotta. 

Ermal Meta - voto 10

Ci prova lui a intrattenere la folla del Circo Massimo e gli spettatori incollati davanti alla tv. “Il problema tecnico è più grave del previsto. Suono la chitarra acustica, questa la posso suonare”. Attacca “Hallelujah” di Leonard Cohen. Le nuvole si allontanano e splende il sole. Qualcuno grida al miracolo. 

Leo Gassmann - voto 8 (alla grinta)

«Ogni volta che capito qui al Circo Massimo bacio il suolo, sperando un giorno di suonare qui», dice il cantautore romano. Aspettando quel giorno, intanto il Circo Massimo se lo prende per dieci minuti, conquistando il palco con tutta la sua grinta e la sua energia.

E sulle note del singolo “Take that” balla sul palco con la mamma, l’attrice Sabrina Knaflitz. 

BigMama e il monologo sull’importanza del fallimento - voto 4

La rapper della body positivity legge un testo sull’importanza del fallimento. Non un tema originalissimo. E il monologo, fin troppo scritto, è pieno di retorica: “Sapete quanti video ho girato spendendo soldi e se li sono visti 4 persone, quanti concerti ho fatto e sotto il palco c’erano 15 persone, quanti pezzi ho pubblicato che non sono andati bene? La passione per la musica è stata più forte di tutto questo. Io ho una forza interiore chiamata desiderio di rivalsa. Sbagliare è umano, fallire è prezioso. É l’ambizione che muove il mondo. Ricordatevi che credere nei propri sogni salva”. 

Motta - voto 8


Non è un esordiente sul palco del Concertone. Si vede e si sente. Rispolvera “Se continuiamo a correre” dall’album d’esordio del 2016 “La fine dei vent’anni”: giubbotto di pelle e t-shirt, si scatena sul palco. Alla band c’è Roberta Sammarelli dei Verdena, band icona della scena indipendente. 

Piotta - voto 9


La storia dell’hip hop capitolino in persona si materializza sul palco del Concertone. Dimenticate “Supercafone”, la hit che lo rese un fenomeno degli Anni Duemila. L’esibizione di Piotta è nel segno del fratello Fabio Zanello, stimato saggista e filosofo, scomparso nel 2022. È a lui che il 51enne rapper romano ha dedicato l’album “‘Na notte infame” e il libro “Corso Trieste”. Commuove con “Lode a Dio” e “Roma cruda” 

Tropico - voto 7


Avete presente “Pamplona” di Fabri Fibra e i Thegiornalisti, “Una volta ancora” di Fred De Palma e Ana Mena, “Italodisco” dei Kolors e gli altri tormentoni estivi italiani degli ultimi anni? Ecco, portano tutti la sua firma.

Ma oltre le hit c’è di più e Davide Petrella, questo il vero nome del 38enne cantautore napoletano, lo dimostra con il suo progetto solista e con brani come “Che mme lassat’ a fa” e “Non esiste amore a Napoli”, con un groove travolgente che riprende la tradizione funk della sua città.

 

Morgan - voto 6

Quando suona insieme alla sua band, dimostra di essere un musicista di altro livello e un performer straordinario. Con l’inedita “Rutti”, invettiva contro la discografia, strappa qualche sorriso, anche se il brano è tutt’altro che ironico: “Non mi va più di andare contro tutto e tutti, signore e signori, ecco a voi i miei rutti”. Spezza la magia quando, polemico, legge il testo contro i politici, rei di “lasciare gli artisti senza tutela”. Su “Altrove” va troppo lungo rispetto ai tempi e la sua esibizione viene tagliata per lasciare spazio al tg.

Morgan, polemica al Primo Maggio: «I politici lasciano gli artisti senza tutela». E la sua esibizione viene tagliata sul finale

 

La Rappresentante di Lista - voto 9

“Con le mani con le mani ciao ciao”. Nella noia della crisi generale, per parafrasare la loro canzone, arrivano Veronica Lucchesi & Co. a risvegliare i telespettatori e a far scatenare la folla del Circo Massimo.

 

Achille Lauro - voto 5

Da “Rolls Royce” le ha provate davvero tutte: rocker, divo Anni ‘90, cantante swing, crooner. Ora punta alla svolta militante: sul palco declama alcuni articoli della dichiarazione universale dei diritti umani. Non ci crede nemmeno lui, che subito dopo torna a cantare “Rolls Royce”.

 

Geolier - voto 8

Oltre “I p’ me, tu p’ te” c’è di più e il rapper dei record lo dimostra sul palco, portando un “best of” dell’ultimo anno, quello che lo ha reso una star del rap di nuova generazione, da “Money” a “Come vuoi”. Il Circo Massimo si trasforma in una distesa di flash e di schermi accesi.

 

Tananai - voto 8

“Il prossimo pezzo mi sento di dedicarlo ad un cantante iraniano che è stato condannato a morte perché la sua musica non piaceva al regime in cui stava: Toomaj Salehi. Oggi Tango è per lui”, dice il cantautore milanese alla fine della sua esibizione, tra le più attese. Il coro all’unisono sul ritornello di “Tango” è travolgente.

Toomaj Salehi, chi è il rapper ricordato sul palco del Primo Maggio di Roma: dagli arresti alla condanna, la sua storia

Mahmood - voto 8

Giacca, camicia, cravatta e occhiali da sole: arriva sul palco direttamente dagli Anni ‘80. E conquista l’arena con le sue hit, su tutte “Soldi” e “Tuta Gold”.

Ariete - voto 9

A sorpresa la stellina dell’indie capitolino suona alla chitarra “Where is my mind” dei Pixies, tra le icone della scena indipendente e alternativa internazionale. Coraggiosa e credibile. Si prende il palco a modo suo.

Ultimo - voto 8

Era il più atteso e non ha deluso. Nessuna sorpresa. Al Circo Massimo è di casa: qui nel 2022 consacrò la sua carriera davanti a 70 mila fan. Ci torna dopo due anni, in attesa dell’album “Altrove” che uscirà il 17 maggio e per le tre date all’Olimpico del 22, 23 e 24 giugno.

Noemi - voto 8

Il ruggito di Noemi risveglia sul finale il pubblico del Concertone. L’uno-due è perfetto: prima “Sono solo parole” e poi “Vuoto a perdere”, nel segno di Vasco. “Tanti anni fa ero qui a un concerto e c’era lui: sognavo da sempre una sua canzone ed è arrivata”.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2024, 00:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA