Nuova avventura, questa volta parto

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di Nancy Brilli
Eccomi là, stesa sul copriletto di lino stropicciato come la mia faccia, alle sei e mezza di pomeriggio, mezza acciaccata, con la schiena fastidiosa, mesmerizzata davanti a un telefilm americano i cui protagonisti saranno ormai pensionati. Un caldo totalmente fuori luogo, dalla finestra una luce ancora accecante. Mi alzo, accosto le imposte, accendo l’aria condizionata, la ventola fa frrrr, piano, pare un insetto indeciso. Mi ristendo, più pensandomi dolorante che essendolo, e mi accorgo. Porca miseria, mi vedo dall’alto, come se gli occhi fossero schizzati sul soffitto, sacco di capelli e di carni annoiate e penso, quasi divertita: faccio la vita di mio padre a novant’anni. Vibra il telefono messo su silenzioso. Sul display il numero della produzione famosissima alla quale come sempre ho detto no. Pausa lunga. Pronto, faccio io. Pronto, dice lei. Pausa breve. Mi guardo i piedi. Sono carini, così piccoli. Bisognerebbe tenerli in movimento. Senti, mi fa, non posso fare proprio niente per convincerti? Mh. Faccio un grande respiro lungo, profondo, dilagante. Sento tutto il corpo. Tutto il corpo. Tutto il corpo. Va bene, dico. Dall’altra parte una specie si giubilo, un’esultazione. E’ una follia, ma anche una sfida. Quello che era giusto, adesso non lo è più. Parto tra poco, con Pechino Express. Sarà bellissimo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Ottobre 2023, 09:44
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