Vittorio Emanuele di Savoia, il patrimonio, l'eredità e il tesoro della Corona: gli oltre 6mila gioielli e la battaglia per riaverli

Sabato 3 Febbraio 2024, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 10:10

A chi appartiene il tesoro?

Ma quando avvenne la confisca dei gioielli? Tre giorni dopo la nascita della Repubblica, sancita con il referendum del 2 giugno del 1946, il ministro della Real Casa, Falcone Lucifero, su incarico di Umberto II, consegnò i gioielli all’allora governatore della Banca d’Italia, Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica. Nel verbale di consegna del 1946 del ministro Lucifero è scritto: «Si affidano in custodia alla cassa centrale, per essere tenuti a disposizione di chi di diritto, gli oggetti preziosi che rappresentano le cosiddette gioie di dotazione della Corona del Regno». Con la speranza che, prima o poi, i gioielli tornassero nelle mani dei Savoia. Emanuele Filiberto di Savoia, nipote di Umberto II, interpellato sulla vicenda disse: «Mio nonno scrisse a chi di diritto, e ad avere quel diritto sono gli eredi. I gioielli sono di casa Savoia e ci dovrebbe essere una restituzione, poi, come ho sempre ripetuto andrebbero esposti in Italia perché fanno parte della storia italiana».

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