Le carte dell'inchiesta
Secondo quanto emerge dalle carte dell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente ligure, a promettere favori in cambio di voti, pescando nella comunità riesina, sarebbe stato l'attuale capo di gabinetto Matteo Cozzani accusato di corruzione elettorale aggravata dall'aver agevolato Cosa Nostra. Stesse accuse per i fratelli Arturo Angelo e Italo Maurizio Testa, esponenti di Forza Italia in Lombardia, considerati molto vicini al coordinatore regionale Alessandro Sorte, e Venanzio Maurici, sindacalista in pensione della Cgil, per l'accusa il vero referente del clan di Caltanissetta in città. I due fratelli Testa sono stati sospesi dal partito.