«Mara Maionchi obbligò Tiziano Ferro a mentire sull'omosessualità», il cantante pubblica l'articolo che accusa la produttrice

Giovedì 2 Maggio 2024, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 13:43

L'articolo ripostato

«Mara Maionchi dà dell’ingrato a Tiziano Ferro. Mara Maionchi è la discografica che lo ‘scoprì’ nel 2001 lanciando il primo disco del nostro, Rosso Relativo. Due le condizioni: dimagrire e non dire mai di essere gay. Altrimenti, niente contratto. Perché doveva essere un teen idol e non poteva permettersi chili di troppo e omosessualità». Inizia così l'articolo di Grazia Sambruna ripostato oggi nelle storie di Instagram da Tiziano Ferro. «Così Ferro, all’epoca ventenne, ha imparato fin da subito a viversi come un orrendo segreto. Milioni di persone lo amavano per tutto ciò che non era: etero e magro. Tanto che già dopo l’incredibile successo del primo disco, il giovane telò in Sud America e della “musica” non voleva saperne più». Le cose però andarono diversamente, ma con alcuni conseguenti problemi. Sempre secondo Sambruna, infatti, «Questo lo ha portato a essere, oltre che un prodotto musicale performantissimo, una persona infinitamente infelice giù dal palco. Con conseguenti problemi di alcolismo e autostima a professioniste. Oltre al sacro terrore, per dieci anni, di mangiarsi un piatto di carbonara in pace o di farsi vedere in giro con chi gli pareva. Avrebbe perso ogni cosa, altrimenti. Così ordinava Mara, l’adorabile nonnina con cui tuttə vorremmo giocare a burraco la sera».

«Se oggi Tiziano Ferro non dovesse essere del tutto riconoscente a Mara Maionchi, dal lato umano e forse perfino da quello artistico, in fin dei conti avrebbe ragione. Dargli poi dell'ingrato ora, mentre il cantautore sta attraversando il dolore per il divorzio dal marito e ripete a più riprese da mesi di essere in crisi nera a livello musicale come anche personale è, da parte di Mara Maionchi, una belvata di cui c'è davvero poco d'andar fieri».

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