La data di accensione dei termosifoni
La scelta dipende, come sempre, dalla zona di residenza. Il territorio nazionale, infatti, è suddiviso in sei zone climatiche, individuate dalle temperature medie annue: si va dalla Zona A, più mite, fino alla Zona F, dove è possibile tenere accesi i riscaldamenti anche per tutto l’anno.
La Zona A comprende le località del Sud e delle Isole (Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle).
La Zona B racchiude le province di Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
La Zona C, le province di Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
La Zona D, le province di Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
La Zona E, le province di Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo,Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza e Enna. La provincia di Trento vi ricade ad esclusione delle zone edificate a quota superiore ai 431 metri sopra il livello del mare.
E, infine, la Zona F con le province di Cuneo, Belluno e Trento per le zone edificate sopra i 431 metri sopra il livello del mare.