Svezia, via libera all'ingresso nella Nato: pessima notizia per Putin (e le sue strategie). Cosa cambia nel Baltico

Giovedì 29 Febbraio 2024, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01
Svezia, via libera all'ingresso nella Nato: perché è una pessima notizia per Putin. Le neutrale Stoccolma e la guerra con San Marino
di Paolo Ricci Bitti
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Svezia nella Nato, ormai ci siamo: dopo l'ok a lungo atteso dell'Ungheria, il patto atlantico è pronto ad accogliere il 32° paese alleato, il che non è una bella notizia per Putin che dopo avere attaccato l'Ucraina aveva già innescato anche l'adesione della Finlandia.

Con l'arrivo della storicamente neutrale Stoccolma, sventolerà la bandiera della Nato su tutta la penisola scandinava che ha sempre dato filo da torcere alla Russia. La neutralità della Svezia è la cifra storica della sua politica estera dalla metà del 1700 e solo la parentesi del sostegno (o quantomeno di una non ostilità) alla Germania nazista ne ha incrinato momentaneamente il blasone. Allo stesso tempo, pur non entrando in guerra, la Svezia ospitò molti ebrei in fuga in particolare dalla Danimarca durante il secondo conflitto mondiale.

Detto che la secolare non belligerenza della Svezia è macchiata dallo stato di guerra con San Marino che si è chiuso solo di recente dopo un contenzioso di 300 anni (sotto trovate questa vicenda), tutti gli analisti occidentali sono concordi nell'attribuire grande importanza all'ingresso svedese nella Nato in questo periodo di alta tensione. Per Putin è uno smacco doppio perché tra i motivi dell'invasione dell'Ucriana c'era anche quello della difesa dei confini della Madre Russia che però adesso è ancora più pressata da nazioni del Patto Atlantico. Per lui l'espansione della Nato è un clamoroso insuccesso geopolitico. E smacco doppio perché sul campo le forze armate svedesi (terra, cielo e mare) sono notevoli sono ogni punto di vista.

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