L'emergenza Covid è ormai alle spalle e lo smart working è ormai agli sgoccioli. Il prossimo 30 giugno, infatti, scadrà la proroga per il lavoro da remoto e il rischio è che non venga rinnovato in maniera generalizza, come è accaduto negli ultimi tre anni.
Nei prossimi mesi lo smart working potrebbe essere accantonato sia nel settore pubblico che nel privato per quei lavoratori fragili particolarmente in difficoltà se dovessero essere contagiati dal Coronavirus. Mentre - per ora - è attivo, solo nel settore privato, il lavoro agile rivolto ai genitori di figli fino ai 14 anni.
Smart working negato, va al lavoro a cavallo: la svolta ecologica di Tabita
Ma cosa accadrà adesso? Dal primo luglio ci sarà ancora chi beneficerà del lavoro da remoto? Ecco cosa sta studiando il governo prima della scadenza.