Smart working e contratti a termine
Tra le novità introdotte durante i lavori parlamentari c'è la proroga dello smart working fino al 30 settembre per i lavoratori fragili, pubblici e privati, e fino al 31 dicembre per i genitori di figli under 14 nel privato.
Niente causali per le proroghe ma anche per i rinnovi dei contratti a termine fino a 12 mesi nel settore privato. E a tal fine, sia per le proroghe sia per i rinnovi, nel conteggio dei 12 mesi non si tiene conto dei periodi previsti dai contratti stipulati prima del 5 maggio 2023, data di entrata in vigore del decreto.
Per i contratti a termine di durata oltre i 12 mesi, e comunque non superiori ai 24 mesi, entrano invece in gioco le nuove causali che sostituiscono quelle del decreto Dignità. Sono tre: nei casi previsti dai contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali); in assenza della previsione contrattuale e solo fino al 30 aprile 2024, si introduce la possibilità che siano le parti, datore di lavoro e dipendente, a individuarle per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva; resta la sostituzione di altri lavoratori.