Il secondo "trucco"
A volte le abitudini ci aiutano a sentirci sicuri e a nostro agio, mentre a volte possono contribuire a rallentare la nostra performance e farci perdere tempo. In tal caso si finisce per distrarsi, tra una chiacchiera con i colleghi e un caffè sempre alla stessa ora. In casi simili, il consiglio di Stocken è molto semplice: basta cambiare un po' la nostra quotidianità.
Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience, infatti, ha dimostrato che cambiare la propria routine dà una marcia in più all'attività cerebrale. L'esperto dichiara: «Invece di stare sempre seduti alla scrivania, dentro casa, lavorate da un bar. Non si tratta soltanto di uno spazio diverso, ma anche suoni differenti che possono aiutare a concentrarsi e allontanare la fatica mentale».
Nel caso in cui ciò non sia possibile, andrebbe bene anche cambiare stanza. Inoltre, continua Stocken, «non è necessario lavorare in perfetto silenzio. Diversi studi mostrano che ascoltare la musica rende più ispirati, aiuta a concentrarsi e riduce lo stress. Magari non musica pop, che tramite i testi può distrarre, ma musica classica o le colonne sonore dei videogiochi possono migliorare l'umore e la produttività».
Altrettanto importante è ricordarsi di muoversi, di tanto in tanto: «Bisogna far circolare il sangue, alzandosi o utilizzando una scrivania che permette di stare in piedi».