«Vorrei essere morto, sarebbe stato meglio così». Lucio Potente 68 anni, ex portiere e allenatore, conosciutissimo a Mestre e Jesolo, è sotto shock. Parla, e piange. È il nonno sopravvissuto della famiglia distrutta dall'auto che giovedì pomeriggio attorno alle ore 15,45 ha falciato un'intera famiglia a Santo Stefano di Cadore nel Bellunese uccidendo tre persone, un bimbo di due anni, suo padre e la nonna. Ancora non riesce a capacitarsi di quanto accaduto nell’arco di un breve lunghissimo istante. Negli occhi ha il volto di sua moglie, Mariagrazia Zuin, la compagna di una vita, sbalzata a metri e metri di distanza da lui, riversa a terra morta. Insieme all'amata Mariagrazia, Lucio ha perso il nipotino Mattia, di due anni, e il genero Marco Antoniello.