Vaticano, sì alle benedizioni delle coppie gay ma «non è come il matrimonio». Cosa prevede il documento «Fiducia supplicans»

Lunedì 18 Dicembre 2023, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 21:03

Le novità e le osservazioni

«Il cuore di un pastore - scrive il direttore editoriale Andrea Tornielli - non può restare indifferente di fronte alle persone che si avvicinano a lui chiedendo umilmente di essere benedette, qualunque sia la loro condizione, la loro storia, il loro percorso di vita. Il cuore del pastore non spegne il lumicino fumigante di chi avverte la propria incompletezza sapendo di essere bisognoso di misericordia e aiuto dall’Alto».

«E dunque - continua Tornielli - la sua prima preoccupazione è di non chiudere la piccola crepa, accogliendo e implorando benedizione e misericordia affinché le persone che ha di fronte possano iniziare a comprendere il disegno di Dio sulla loro vita». Viene osservato, però, che «benedire in questo caso non significa approvare le loro scelte di vita, e ribadendo pure la necessità di evitare qualsiasi ritualizzazione o altri elementi che possano imitare anche lontanamente un matrimonio. È un documento che approfondisce la dottrina sulle benedizioni, distinguendo tra quelle rituali e liturgiche, e quelle spontanee che si caratterizzano piuttosto come atti di devozione legati alla pietà popolare».

«È un testo - viene specificato - che rende concrete, dieci anni dopo, le parole scritte da Papa Francesco in Evangelii gaudium: "La Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa"».

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