Candeggina nel vino della messa, don Felice ha un malore. Nuova intimidazione nel paese commissariato per mafia. Il prete: «La mia vendetta è l'amore»

Domenica 25 Febbraio 2024, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 07:10

L'intimidazione

Nonostante le intimidazioni, Don Palamara ha denunciato l'accaduto ai carabinieri, confermando la presenza di candeggina nella coppa, così come emerso dalle analisi effettuate.

«Sono certo che questa ennesima intimidazione non proviene dai miei parrocchiani – ha spiegato il prete al Corriere della Sera –. Sono a Pannaconi da dieci anni e con la gente del posto ho sempre avuto un rapporto di amore e di reciproco affetto». Nelle ultime settimane il sacerdote ha ricevuto diverse lettere anonime in cui lo minacciavano di morte.

Al momento i carabinieri stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per individuare i responsabili. Nei giorni scorsi un altro prete del paese, don Francesco Pontoriero, ha ricevuto un’intimidazione: ha trovato un gatto morto sul cofano della sua auto. I due preti sono noti per promuovere la legalità e il rispetto nel paese, loro che sono contro la violenza e la criminalità. Una missione che potrebbe ostacolare gli obiettivi di chi vuole arrivare al potere attraverso estorsioni e minacce.

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