Flavio Briatore, tumore al cuore e operazione d'urgenza al San Raffaele: «Una massa benigna è stata rimossa»

Giovedì 28 Marzo 2024, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 07:07

Tumore cardiaco, cos'è

I tumori cardiaci sono caratterizzati dalla comparsa di cellule neoplastiche a livello delle strutture del cuore. Divisi in primitivi (nati cioè da una trasformazione delle cellule cardiache) e metastatici (comparsi come conseguenza all'insorgenza di tumori in altre sedi), sono tumori molto rari con poche casistiche cliniche o autoptiche, addirittura nell'ordine dello 0.5 per 1.000. Come tutti i tumori, possono essere benigni e maligni, con i primi decisamente più frequenti. I tumori cardiaci primitivi benigni sono rappresentati prevalentemente dal mixoma (più del 50%). È più frequente nelle donne che negli uomini e si sviluppa prevalentemente nell’atrio di sinistra. Può essere di varie dimensioni e avere due forme anatomiche principali: a peduncolo, mobile all’interno della cavità cardiaca e per questo complesso nella gestione, o sessile, adeso alle pareti cardiache. Tra i tumori cardiaci primitivi meno frequenti, poi, ci sono il fibroelastoma papillare, di origine fibrosa (nasce in corrispondenza delle valvole cardiache e la complicanza peggiore è l’embolia); il rabdomioma, riscontrato maggiormente in età infantile, che abitualmente regredisce con l’età, il fibroma, emangioma, che in genere si scopre per caso; paraganglioma, di cui è singolare il riscontro a livello del cuore; lipomi e cisti pericardiche che, pur non essendolo, simulano un tumore. Per quanto riguarda i tumori cardiaci primitivi maligni, tra i più frequenti troviamo il sarcoma, spesso angiosarcoma, che si sviluppa solitamente nell'atrio destro e può dare problemi sulla valvola tricuspide o sul ventricolo destro. Il sarcoma può dare metastasi - solitamente polmonari - o estendersi al pericardio. Tra le altre forme, anche il leiosarcoma, liposarcoma, rabdomiosarcoma e istocitioma. Il mesotelioma e il linfoma cardiaco, associato spesso a sindromi immunodepressive, sono invece forme più rare.

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